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Perché viaggiare fa bene?

I benefici del viaggio

I benefici del viaggio iniziano ancora prima di mettere piede in aeroporto. Anche solo iniziare a programmare un viaggio fa star bene, ci aiuta a vivere meglio la nostra routine in attesa della vacanza. Viaggiare significa uscire dalla propria confort zone e rimettersi in gioco, mettersi alla prova. Immergersi in ciò che non si conosce, adattarsi e confrontarsi con il diverso. Viaggiare significa lasciare, anche solo per un momento, le relazioni quotidiane e tutto ciò che già conosciamo, per confrontarsi con altre abitudini, nuove persone e nuovi stili di vita.

Ma perché viaggiare fa bene? 

Si sà che viaggiare riduce lo stress: il principale nemico della società contemporanea. Una società che ci chiede di dimostrarci sempre al meglio e di essere capaci di fare più cose contemporaneamente. Riducendo lo stress siamo più felici e rilassati e di conseguenza si abbassa il rischio di malattie cardiovascolari. Basta un fine settimana fuori per ridurre la percezione dello stress per le cinque settimane successive. Uscendo dalle nostre quattro mura e abbandonando il confortevole divano, manteniamo il nostro corpo in movimento: in vacanza dedichiamo il nostro tempo alle passeggiate, escursioni e visite. Partire per una nuova destinazione indubbiamente ci espone ad ambienti diversi che ci permettono di sviluppare nuovi anticorpi e potenziare il nostro sistema immunitario. 

Viaggiare non comporta solo dei benefici psichici, ma a giovarne maggiormente è soprattutto il nostro cervello: si incontrano persone nuove, si scoprono culture diverse e si imparano nuove lingue. Questo permette di far arrivare al cervello nuovi stimoli e di mantenerlo attivo, migliorando la memoria e la concentrazione, permettendoci di ricordare strade nuove, la storia di un Paese e magari, addirittura qualche parola della lingua locale. L’esperienza del viaggio apre la nostra mente e stimola la creatività. Ci rende più capaci di vedere e trovare connessioni tra elementi diversi tra loro, favorendo il pensiero laterale e quindi la flessibilità cognitiva.  Potrebbe capitare di imbattersi in situazioni nuove e impreviste e di confrontarsi con persone che hanno stili di vita completamente diversi dai nostri. Conoscere altre persone ci permette di vedere la nostra vita sotto punti di vista differenti, di cambiare la prospettiva con cui guardiamo ai problemi e alle questioni irrisolte e darci magari la chiave per la soluzione. 

Viaggiando scopriamo continuamente qualcosa in più su noi stessi: dal banale cibo che abbiamo assaggiato e ci è piaciuto, a come abbiamo reagito ad un imprevisto. 

Il viaggio ci cambia, il viaggio ci fortifica

Ritrovarsi in luoghi sconosciuti (per lavoro o per svago) a volte può essere difficile, ma quando riusciamo a goderci il momento e lasciarci trasportare dalla spontaneità e dai modi alternativi di vivere, ci spingiamo a fare cose che non avremmo mai pensato di poter fare. Acquisiamo quindi più consapevolezza e autostima di noi stessi. Il tempo del viaggio è il tempo che dedichiamo a noi stessi, per ri-scoprirci e per favorire la nostra crescita personale. 

Uscire dal proprio territorio, ci fa capire quanto siamo piccoli e quanto sia grande l’universo. Ci rendiamo conto che non siamo al centro del mondo ma che fuori c’è molto di più e che, grazie ad esso, possiamo arricchirci. Quando viaggiamo, lasciamoci sorprendere dal mondo, accogliamo tutto ciò che il viaggio ha da offrirci e accogliamo positivamente i cambiamenti che il viaggio ci ha portato nella nostra vita.

E voi avete cominciato a pianificare il vostro prossimo viaggio? che sia una gita fuori porta o un viaggio dall’altra parte del mondo non importa, l’importante è fare il primo passo e iniziare una nuova esperienza.